Nel vangelo di oggi, Gesù si presenta come lo sposo della nuova alleanza, che porta il vino nuovo della gioia - una gioia perché è la presenza amorevole di Dio. UNA presenza che trasforma la vecchia vita (guidato dall'egoismo) a nuova vita (con l'offerta di se stesso). Sedersi a tavola, mangiare e bere con Gesù, non è un atto formale, un solo precetto religioso,Ma è di partecipare alla sua vita. Si tratta, infatti, di una cena che Gesù se sacramentalmente ai discepoli, come se noi oggi.
Possiamo quindi riflettere questo pomeriggio: il divino maestro ha portato qualcosa di nuovo alla mia vita? MI viene trasformata da questa novità? O continuare a mettere le patch su vecchi panni, vino nuovo in otri vecchi...La costruzione di un cristianesimo come i miei parametri?
Preghiamo il divino maestro la grazia di gioia, profonda, gioiosa, compromessa con la trasformazione della vita in cui è abbondante per tutti.
sendo traduzido, aguarde..
